L’Islam ci insegna ad amare e/o a mostrare affetto ai non credenti [i non musulmani]?
Dipende da quale definizione di amore stiamo usando.
La parola “amore” ha molte definizioni e sfumature diverse. Gli studiosi dell’Islam hanno suddiviso i tipi di amore in una varietà di categorie secondo diverse prospettive.
Il discorso è tuttavia spesso confuso perché usiamo una singola parola, “amore”, per descrivere cose diverse in contesti diversi.
In questo caso facciamo riferimento all’amore naturale che tutti gli esseri umani sperimentano, ad esempio con i loro genitori, colleghi e amici.
L’amore naturale [al-mahabbat al-tab’iyyah], come definito da Ibn al-Qayyim, è ciò a cui l’essere umano tende per sua natura, come l’amore dell’assetato per l’acqua, l’amore dell’affamato per il cibo, l’amore per il sonno , una moglie o un figlio. Questo amore non è biasimevole a meno che non distolga dal ricordo di Allah ﷻ e distragga dal Suo amore.
Ci sono diversi esempi della vita del Profeta ﷺ in cui aveva un amore naturale per la sua famiglia, i parenti e altri non musulmani.
È noto che il Profeta ﷺ visse con politeisti, ebrei e cristiani e tutti attestarono le buone maniere e la moralità del Profeta.
Il Profeta non li ha mai combattuti se non dopo che gli hanno mostrato aperta ostilità e gli hanno impedito di praticare la sua religione in pace. La biografia del Profeta ﷺ indica che ebbe rapporti con persone di altre fedi e collaborò con loro anche per gli affari pubblici della società.
In un versetto, al Profeta ﷺ fu comandato di trasmettere il messaggio dell’Islam alla sua tribù e di non chiedere in cambio alcuna ricompensa terrena, se non l’aspettativa che avrebbero mantenuto legami di affetto reciproco come membri della stessa famiglia:
قُلْ لَّا أَسْأَلُكُمْ عَلَيْهِ أَجْرًا إِلَّا الْمَوَدَّةَ فِي الْقُرْبَىٰ
“Dì: non ti chiedo nulla per questo, se non l’affetto dovuto ai parenti”. Corano: Al-Shura 42:43
L’esempio più evidente di amore del profeta per il [parente] non musulmano è stato il suo rapporto con suo zio Abu Talib, che lo aveva allevato e protetto ma che morì come un idolatra.
Il profeta ha cercato di trasmettergli il messaggio dell’Islam con l’affetto di un familiare.
لْ لَا إِلَهَ إِلَّا اللَّهُ أَشْهَدُ لَكَ بِهَا يَوْمَ الْقِيَامَةِ
Abu Hurayrah [che Allah sia soddisfatto di lui] riferì: Il Messaggero di Allah ﷺ disse a suo zio [quando stava morendo]: “Dì ‘non c’è altro dio all’infuori di Allah’, e io testimonierò per te nel Giorno del giudizio”.
Il Profeta ﷺ amava, chiaramente, suo zio con l’amore naturale verso un parente e anche Abu Talib lo amava, il che dimostra che è lecito per noi mostrare un tale tipo di affetto e sentimento. Sarebbe quindi ingiusto ricambiare la gentilezza mostrata da alcuni membri della famiglia, che non siano musulmani, con ostilità o indifferenza!
È stato riferito da Anas [che Allah sia soddisfatto di lui]: “una volta una donna ebrea invitò il profeta ﷺ a pranzo, e lui accettò l’invito”.
Ciononostante, ci sono ancora alcune accuse estremiste secondo cui amare i non musulmani è un atto di incredulità.
In effetti, questa è un’affermazione infondata e un approccio non reale perpetuato da coloro che intendono distorcere la religione di Allah.
Il Profeta non ha mai tagliato i suoi rapporti con i non musulmani, né ha ordinato ai musulmani di tagliare i rapporti con loro. Aveva persino l’abitudine di visitare i suoi vicini ebrei nei casi in cui fossero malati.
Il Messaggero ﷺ era la persona più pia e la più informata sul Libro di Allah, ed era così che praticava l’Islam.
Pertanto, dovremmo ottenere gli insegnamenti della nostra religione da Allah ﷻ e dal Suo Messaggero ﷺ, ma non da coloro che distorcono la religione con false accuse.
La redazione