Nell’Islam, l’istruzione è un comando divino sia per gli uomini che per le donne. Il Corano così come gli ahadith non lasciano dubbi sul fatto che le donne, come gli uomini, sono obbligate ad accrescere la propria conoscenza e a perseguirla.
Il Corano, il libro sacro dell’Islam, indica che uomini e donne sono spiritualmente uguali. Il Corano afferma:
Coloro che fanno il bene, maschio o femmina, e hanno fede entreranno in Paradiso e non subiranno mai un torto; nemmeno quanto il granello su una pietra da datteri. (Sura AN-NISÂ’, 124).
ll “Sapere” occupa un posto di primo piano tra i princìpi dell’Islam. È un obbligo, per ogni musulmano e per ogni musulmana, quello di apprendere e di conoscere.
Del resto, l’Islam incita a ricercare la scienza ed eleva il rango dei sapienti ben al di sopra degli altri:
…Allah innalzerà il livello di coloro che credono e che hanno ricevuto la scienza… (Sura AL-MUJADILA, 11).
…Di’: “Sono forse uguali coloro che sanno e coloro che non sanno?”. Solo gli uomini dotati di intelletto riflettono (Sura AZ-ZUMAR, 9).
Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato, ha creato l’uomo da un’aderenza. Leggi, ché il tuo Signore è il Generosissimo, Colui che ha insegnato mediante il Càlamo, che ha insegnato all’uomo quello che non sapeva (Sura AL-‘ALAQ, 1-5).
Questi versetti dimostrano che l’Islam si basa sul sapere.
Occorre sottolineare il fatto che il primo versetto della Rivelazione, pronunciato dall’Angelo Gabriele [Jibril] fu:
Leggi… (Sura AL-‘ALAQ, 1).
Così, il primo comandamento da parte di Allah ﷻ al Profeta Muhammad ﷺ fu quello di leggere.
Del resto, si capisce perché il messaggero di Allah ﷻ offrì ai prigionieri, catturati durante la battaglia di Badr, di restituire loro la libertà, se ognuno di loro, in cambio, avesse insegnato a 10 Musulmani a leggere e scrivere. La visione profetica si manifestò chiaramente tramite questa maggiore preoccupazione di propagare la scienza e il sapere, cominciando col combattere l’analfabetismo.
L’Islam ha preceduto il mondo intero nell’esortare all’istruzione e al sapere, facendone un obbligo religioso per i musulmani.
L’educazione e l’istruzione della donna sono di un’importanza capitale, poiché ella mette al mondo, protegge ed educa gli uomini e le donne che costruiranno la società di domani; ella è la prima scuola in cui il bambino riceve i primi insegnamenti della vita e acquisisce le prime lezioni di morale.
Non è esagerato dire che, tramite lei, la società può raggiungere il progresso e il benessere oppure l’immobilismo e la sventura.
Le donne dei primi tempi dell’Islam presero coscienza dell’importanza dell’istruzione e della sua utilità. Così, ricercarono assiduamente il sapere.
Del resto, il profeta ﷺ incoraggiava loro di assistere alle riunioni dei sapienti.
Inoltre, le donne Musulmane conoscono l’hadith del Profeta ﷺ: “Quando Allah ﷻ vuole il bene per qualcuno, gli insegna la Religione” [Sahih Bukhari].
E questo hadith fa riferimento beninteso sia ai credenti che alle credenti.
Non ci si stupirà, allora, di sapere che le musulmane imparavano gli insegnamenti della religione rivaleggiando negli sforzi per il bene, al punto che ‘Aisha [رضي الله عنها] disse: “Che meravigliose donne, quelle degli Ansar! Il loro pudore non impedì loro di apprendere gli insegnamenti della loro Religione” [Sahih Bukhari].
Le donne, all’epoca del Profeta ﷺ, lo interrogavano sulle questioni relative alla loro religione, studiavano con lui ogni singola questione che le concernesse e partecipavano alle riunioni degli eruditi.
A questo proposito, Abu Sa‘id al-Khudri [رضي الله عنه] riportò: “Le donne chiesero al Profeta ﷺ: “Gli uomini ti hanno accaparrato a nostro svantaggio; riservaci un giorno!”. Egli ﷺ glielo promise, ed effettivamente, un giorno, le incontrò per rispondere alle loro domande…”.
Sottolineiamo la benevolenza del nobile profeta ﷺ verso le donne, che egli ﷺ incoraggiava, in ogni circostanza, ad apprendere, percorrendo tutte le vie d’accesso al sapere.
È innegabile che l’Islam abbia chiaramente incitato uomini e donne ad acquisire il sapere. Le donne si riunivano, numerose, per ascoltare il profeta ﷺ e compiere la preghiera da lui guidata nella moschea, per accrescere la loro conoscenza.
Il grande merito della Madre dei Credenti ‘Aisha [رضي الله عنها] consistette nell’insegnare i precetti della religione; ella apprese gli ahadith e li riportò ai posteri.
I sapienti raccoglitori di ahadith scrissero molto su ‘Aisha [رضي الله عنها]:
Ata ibn Rabah [رضي الله عنه], ad esempio, disse: “‘Aisha [رضي الله عنها] era la più iniziata nelle questioni religiose, la più istruita e quella che esprimeva le migliori opinioni tra la gente”.
Ezzahri disse che, se si comparasse il Sapere di ‘Aisha [رضي الله عنها] con quello delle altre Madri dei Credenti [رضي الله عنهن], aggiunto a quello di tutte le altre donne, si dovrebbe ancora preferire il sapere di ‘Aisha [رضي الله عنها].
Isham Ibn Azma disse che non vi fu persona più sapiente di ‘Aisha [رضي الله عنها] sulle questioni religiose, mediche o poetiche” [“Issaba” – Ibn Hajar Al-Asqalani].
Da Fatima Naseef, Diritti e doveri della donna nell’Islam, 2005