L’incubo del terrorismo islamista torna a spaventare l’Europa. Un uomo ha aperto il fuoco nel centro di Bruxelles uccidendo due persone per poi darsi alla fuga. La polizia segue la pista del terrorismo islamista. Il responsabile dell’attacco, avvenuto intorno alle 19.15 vicino a place Sainctelette, avrebbe infatti urlato “Allah akbar”. Le due vittime sono di nazionalità svedese. Questa sera allo stadio Re Baldovino era in programma la partita Belgio-Svezia, poi sospesa, e le due persone uccise indossavano una maglia della nazionale svedese.
La procura ha reso noto che l’autista del taxi su cui viaggiavano è rimasto ferito ed è fuori pericolo. Testimoni citati da Le Soir riferiscono di aver visto fuggire in scooter un individuo armato che indossava un giubbotto arancione fluorescente e un casco bianco. L’uomo avrebbe sparato con un’arma pesante nell’atrio di un edificio e poi contro due persone in un taxi. L’ambasciatrice italiana in Belgio, Federica Favi, ha detto che al momento non c’è nessun italiano coinvolto nell’attentato.
Il presunto attentatore ha rivendicato la responsabilità dell’azione con un video sui social: “Sono Abdeslam Jilani, mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso tre svedesi proprio ora”, dice in arabo, secondo alcuni mezzi di informazione locali con accento tunisino. E ancora: “Sono un mujahid dello Stato islamico. Amiamo chi ci ama e odiamo chi ci odia. Si vive per la fede e si muore per la fede. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno”. “Tuo fratello si è vendicato in nome dei musulmani – ha aggiunto l’uomo – Coloro a cui ho fatto qualcosa di sbagliato possano perdonarmi. E io perdono tutti”.
Il Belgio ha portato il livello di allerta a quattro, il massimo previsto, sinonimo di minaccia terroristica “grave e imminente”. È stata rafforzata anche la sicurezza attorno allo stadio. E dopo il primo tempo le squadre non sono tornate in campo, mentre al pubblico è stato comunicato di rimanere nell’impianto.
I servizi di sicurezza e la polizia sono stati mobilitati. Il premier, il ministro dell’Interno e quello della Giustizia si sono riuniti al Centro nazionale di crisi per monitorare la situazione. Gli accessi all’Europarlamento sono stati bloccati e le persone che si trovavano nel complesso sono state invitate a restare all’interno.
L’attentato di Bruxelles segue quello di Arras, in Francia, in cui qualche giorno fa è stato ucciso un insegnante. In seguito a quanto accaduto a Bruxelles, il governo francese ha deciso di intensificare i controlli al confine con il Belgio.
Le reazioni all’attacco terroristico a Bruxelles
“Stiamo monitorando la situazione e chiediamo ai cittadini di Bruxelles di essere vigili“, ha scritto sui social il primo ministro belga, Alexander De Croo, porgendo le sue “più sincere condoglianze ai cari delle vittime del vile attentato di Bruxelles“. “Il mio pensiero va questa sera alle famiglie delle due vittime dell’ignobile attentato avvenuto a Bruxelles. Il mio assoluto sostegno alle forze di polizia affinché catturino rapidamente il sospettato“.
“Siamo uniti contro il terrorismo“, ha scritto su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha sottolineato da parte sua che “il cuore dell’Europa è stato colpito dalla violenza”. “Il mio pensiero va alle famgilie delle vittime. Il mio sostegno va alle autorità e ai servizi di sicurezza che stanno monitorando la situazione”, ha aggiunto. Palazzo Chigi ha diffuso una nota: “Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue con preoccupazione le notizie sull’attentato compiuto a Bruxelles, nel cuore dell’Europa. L’Italia condanna con decisione ogni forma di violenza, fanatismo e terrorismo, ed esprime il più profondo cordoglio per le vittime e per le loro famiglie“. Il capo dello Stato francese Emmanuel Macron, in visita in Albania, ha reagito all’attentato affermando che “la nostra Europa è messa a soqquadro“.
Redazione